Oggi – domenica 23 luglio (ore 21) – il Festival Pontino di Musica torna all’Abbazia di Valvisciolo con il concerto per violoncello solo di Giovanni Gnocchi che eseguirà due delle sei Suites per violoncello solo, la n. 3 in do maggiore BWV 1009 e la n. 4 in mi bemolle maggiore BWV 1010. Docente al Corso di Sermoneta, Gnocchi è stato definito dal grande Yo-Yo Ma, un “giovane meravigliosamente pieno di talento”. Le parole vennero pronunciate dal celebre violoncellista statunitense in occasione del debutto di Gnocchi, a fianco proprio di Yo-Yo Ma, in un concerto per due violoncelli. Da allora ha collaborato con i principali direttori d’orchestra, e, attivissimo camerista, ha suonato con i migliori musicisti, come i membri dell’Hagen Quartet, Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Ilya Gringolts e molti altri. Solo Cellist della Camerata Salzburg per 8 anni, Guest Principal Cellist alla Royal Philharmonic Orchestra di Londra, dal 2008 è membro della Lucerne Festival Orchestra di Claudio Abbado. Nel 2012 ha vinto il concorso come professore all’Universität Mozarteum di Salisburgo.

Con il concerto all’Abbazia di Valvisciolo, Gnocchi prosegue il progetto pluriennale “Intorno a Bach” dedicato alle Suites per violoncello solo di Bach. In entrambi i concerti al repertorio classico vengono affiancate musiche contemporanee e in prima assoluta, in uno stimolante dialogo fra passato e presente.

Capolavori della musica di tutti i tempi, veri e propri monumenti musicali, equilibrio perfetto fra sperimentazione, tradizione e grande forza espressiva, le Suites per violoncello solo di Bach vennero composte probabilmente intorno al 1720, con il musicista in procinto di trasferirsi a Lipsia. Caddero nell’oblio per quasi tre secoli, fino alla riscoperta dovuta al violoncellista catalano Pablo Casals, che appena tredicenne si imbatté in un’edizione dello spartito in un negozio di Barcellona. Da allora studi, ricerche, esecuzioni hanno riportato il corpus delle Sei Suites alla ribalta internazionale, culminato nel 1930 con la prima registrazione integrale ad opera dello stesso Casals.
Ai capolavori bachiani Gnocchi affianca i 10 Preludi per violoncello solo (1974) di Sofija Gubajdulina, fra le più autorevoli compositrici del panorama musicale internazionale, dalla scrittura densa di spiritualità e influenze della tradizionale popolare russa e asiatica, e le Trois Strophes sur le nom de Sacher (1976) di Henri Dutilleux, composte per il compleanno del celebre direttore e mecenate svizzero Paul Sacher ed eseguite da Mstislav Rostropovič.