Per Il prossimo 30 giugno l’aps Nuovi Tragitti ha organizzato la rappresentazione che riguarda la
conclusione del progetto contenitore denominato “Quanti Percorsi”, finanziato dalla fondazione
Nazionale Migrantes.
Il progetto è stato una fucina di diverse azioni realizzate da Nuovi Tragitti e rivolte a giovani di
ogni nazionalità e famiglie di stranieri di prima generazione, all’interno del quale si colloca la prima
esperienza di laboratorio teatrale, lanciata lo scorso anno, destinata a giovani dai 18 ai 30 anni di
età a tematica sociale e che sarà in quell’occasione anche replicata. Un progetto complesso che
racchiude interventi in favore di giovani e famiglie e realizzato da educatori, pedagogisti, docenti
volontari e mediatori culturali.
Tra le molteplici azioni troviamo tirocini formativi, tutoraggio educativo per giovani adulti, avvio
all’autonomia, assistenza educativa per nuclei familiari, inserimento lavorativo, formazione
continua. Inoltre un laboratorio teatrale a tema sociale ed un progetto pilota sul sostegno linguistico
ed educativo per studenti iscritti nel sistema scolastico italiano e con scarsa conoscenza della
lingua. Quest’ultimo ha visto protagonista l’istituto comprensivo “Giovanni Cena” di Latina, guidato
dalla Dirigente Scolastica Annarita Mattarolo ed è stato supervisionato da educatori e pedagogisti
di “Nuovi Tragitti”.
«Tutti in classe, questo il nome dell’azione specifica, ha affrontato il tema dell’integrazione
scolastica ed il sostegno allo studio», spiega il presidente dei Nuovi Tragitti Ivan Andrea Fausti,
«una criticità per i tanti ragazzi che frequentano un ciclo di istruzione nel nostro Paese e non
conoscono la lingua italiana. Seppur la legge, giustamente, preveda l’inclusione degli allievi
nello stesso contesto scolastico dei coetanei, ciò rappresenta spesso un problema relativo alla
didattica che si misura con il gap linguistico e all’integrazione nel gruppo classe. Anche il
recente arrivo di ragazzi provenienti dall’Ucraina, ad esempio, ha reso ancora più urgente la
problematica già rilevata e presente sul nostro territorio».
Per questi motivi “Nuovi Tragitti” ha elaborato tre interventi attivi in contemporanea. Il primo ha
riguardato la mediazione linguistica da parte di un mediatore culturale presente in aula per alcune
ore la settimana. Ciò al fine di favorire il rapporto docente-alunno, la didattica nel contesto e
agevolare le relazioni tra pari. Il secondo, il sostegno allo studio che si è svolto in orario
pomeridiano negli stessi locali della scuola ed è stato portato avanti da alcuni docenti volontari di
“Nuovi Tragitti” con la collaborazione dei mediatori culturali, sotto la supervisione di un educatore
socio-pedagogico. Il terzo, la mediazione linguistica tra famiglie e docenti.
Molto bella e ricca la collaborazione e la sinergia creata tra l’istituto, la dirigente e gli insegnanti e
l’ente del terzo settore, i quali hanno collaborato nel perseguire gli obiettivi prefissati. Si sono tenuti
anche tavoli di confronto e follow-up tra docenti dell’istituto, docenti, volontari, mediatori ed
educatori. Il tutto è rientrato, tra l’altro, nella logica dei patti educativi territoriali, con una scuola che
si è aperta al territorio ed è entrata in relazione con realtà del terzo settore, offrendo a famiglie ed
allievi un servizio supportato da un bagaglio tecnico professionale ampio e qualificato.