Oggi – domenica 14 – e domani – lunedì 15 – si vota anche in otto comuni della provincia di Latina per le elezioni amministrative. Sono chiamati alle urne, per scegliere il sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale, gli elettori di Aprilia, Bassiano, Campodimele, Latina, Lenola, Roccagorga, Sonnino e Terracina. Solo due, vale a dire Aprilia e Terracina, con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti sono a rischio ballottaggio, mentre in tutti gli altri si conoscerà il nome del nuovo sindaco già nella giornata di lunedì 15 maggio. Caso particolare è quello di Latina che, pur con ben oltre 15mila abitanti, non andrà al secondo turno dal momento che i candidati sindaco sono solo due – Matilde Celentano per il centrodestra e Damiano Coletta per il centrosinistra -; questo significa che chi otterrà il 50% più uno dei voti sarà eletto sindaco.
Si vota in due giornate: domenica 14 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 15 maggio dalle 7 alle 15; dopo di che, terminata tutte le verifiche, inizieranno le operazioni di scrutinio. Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni.
Il voto nei comuni con meno di 15mila abitanti
Sulla scheda elettorale dei cittadini che vivono nei comuni con una popolazione fino a 15.000 abitanti (nello specifico Bassiano, Campodimele, Lenola, Roccagorga e Sonnino) sono presenti appositi rettangoli contenenti i nomi dei candidati sindaco e della lista a esso collegata. A fianco di ogni lista c’è una riga tratteggiata sulle schede dei comuni fino a 5mila abitanti (Bassiano, Campodimele, Lenola, Roccagorga) e due righe in quelle dei comuni con una popolazione fra i 5mila e i 15mila abitanti (Sonnino). In tutti e cinque i comuni si può votare tracciando un segno solo sul candidato sindaco o solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. Nei comuni fino a 5mila abitanti l’elettore può manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) del candidato scelto; nei comuni con popolazione tra i 5mila e i 15mila abitanti, l’elettore può esprimere una o due preferenze, ma in questo secondo caso le preferenze devono riguardare candidati di sesso diverso, pena di annullamento della seconda preferenza (doppia preferenza di genere). È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Il voto nei comuni con più di 15mila abitanti
Nei comuni con più di 15.000 abitanti (Aprilia, Latina e Terracina) la scheda riporta i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, sotto il quale sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato. L’elettore, con la matita copiativa, potrà esprimere il proprio voto in diverse modalità:
- tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco;
- tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco e in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri;
- tracciare un segno sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: anche in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri;
- esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco e un altro segno su una lista a lui non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.
E’ eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora ad Aprilia e Terracina nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 28 e lunedì 29 maggio per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
Anche nei comuni con una popolazione superiore ai 15mila abitanti, le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare una candidata di genere femminile e un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.