
“La verità va detta”. Ha esordito così Maria Renè Carturan, consigliera comunale di maggioranza a Cisterna di Latina, quando ha contattato la nostra redazione con l’intenzione di rispondere (per le rime) alla consigliera di minoranza Federica Felicetti (Lega), candidata alle prossime elezioni regionali per la provincia di Latina), con la quale nelle ultime ore c’è stato un accesso botta e risposta. Tutto è iniziato quando la Carturan ha accusato Felicetti (e la Lega dunque) di fare propaganda elettorale strumentalizzando lo sblocco dei fondi per la Bretella Cisterna-Valmontone come un successo del partito di Matteo Salvini. Quando per Renè Carturan la verità è un’altra: “È noto a tutti – ha detto – l’impegno di mio padre, Mauro Carturan (scomparso e sindaco di Cisterna per 3 volte, ndr), in favore della Bretella Cisterna/Valmontone. Potremmo dire che se siamo arrivati al punto dove siamo è grazie alla sua battaglia durante più di 20 anni…”. Da parte sua, Felicetti ha provato a spegnere gli animi (pur lanciando qualche bordata alla “collega” in consiglio) riconoscendo l’operato di Mauro Carturan a favore della Bretella Cisterna-Valmontone. Ma l’esponente di maggioranza torna all’attacco. “La volpe che non arriva all’uva dice che è acerba. Cosi acerbo, è stato l’ultimo mandato di Carturan, dato che il tuo gruppo di leghisti – sbotta Maria Renè Carturan contro Felicetti – ha firmato per sfiduciare il sindaco di cui tanto dici di portar rispetto. Cara Felicetti ho visto molto bene, che quando dovevi difendere mio padre nel momento del bisogno, tu lo abbia fatto, e come…”. Maria Renè Carturan è un fiume in piena. “Sì hai ragione, il più grande politico è mio padre. A me basta ritenermi una brava persona e ne sono ben orgogliosa, poiché sarà la gente in futuro a giudicare il mio operato politico, ma facciamo il punto del tuo ‘cursus honorum’ politico: sei già stata un consigliere comunale, un assessore comunale, ed ora consigliere sia comunale che provinciale… Dimmi, cosa hai fatto tu, di concreto in questi anni per Cisterna di Latina e per il nostro territorio? Sarò io che uso mio padre per svettare, o te che in così tanti anni potevi dimostrare, ma che ora, come disse Bernardo De Chartres, “Siamo come nani sulle spalle di giganti”, non ti rimane che aggrapparti come un nano al grande Carturan. Come detto, io sono solo una persona e non una politica… senza dimenticare la cosa più importante: sono la figlia di Mauro Carturan. Io siedo in maggioranza e ho preso una posizione: sicuramente quella di stare alla larga da chi lo ha tradito. Ho dato la mia parola al sindaco Valentino Mantini, perché il significato della parola ‘rispetto’ io lo conosco e quando io dò la mano, la mantengo, sempre. Troppo facile voltare le spalle per delle vane glorie. Cara collega, mi dici ‘Carturan ha disposto su di me la sua fiducia”, e tu cosa hai fatto in cambio? Insieme al tuo gruppo leghista lo avete tradito!”.