Caso buche a Cisterna di Latina, punto e a capo. Il consigliere Marco Squicquaro interviene “in onore della verità e per rendere merito a chi non c’è più” sull’annosa questione relativa ai cantieri interrotti che interessano l’area pubblica antistante il palazzo dei servizi e quella privata dell’ex Consorzio agrario.
“La questione ‘buche’ – afferma Squicquaro – nei termini ora approvati dalla regione Lazio – cosa di cui mi rallegro per la città – inizia dal maggio 2019 quando l’allora sindaco Carturan chiese al privato di rivedere il progetto diminuendo drasticamente le cubature che pure erano state approvate dai precedenti governi della città e di sottoporre all’amministrazione un nuovo progetto per riiniziare l’iter burocratico. La Gi.Si. “obtorto collo” scelse di aderire e presentò la nuova proposta progettuale il 30 settembre 2020. Dopo che la Gi.Si. presentò una serie di elaborati e documenti richiesti dai funzionari dell’ente, il consiglio comunale approvò la proposta (delibera n°68 del 30/9/2020, favorevoli 13 consiglieri di maggioranza, contrari 4 consiglieri di opposizione tra cui Santilli, Melchionna e Innamorato e 1 astenuto Capuzzo) che è quella attuale!”. Quindi? “Il resto è storia recente – afferma Squicquaro -, ovvero nel novembre 2022 l’attuale consiglio comunale ratifica ciò che era stato deliberato dal consiglio comunale del 2020 due anni dopo, ratifica necessaria solo a far proprio un atto che avevamo già definito. Ma va bene, purché finisca questo calvario per la città! Ora mi aspetto che l’amministrazione solleciti il privato a definire quanto prima il progetto definitivo affinché inizino i lavori necessari a ridare dignità al centro della città e che il sindaco non solo permetta ai suoi assessori di fare vetrina su questo, come su altri progetti già avviati dalla precedente amministrazione ma che si assuma la responsabilità di guidare personalmente, a nome di tutta la sua frastagliata maggioranza, i rapporti con la Gi.Si. e con tutti i funzionari responsabili del progetto. Se così fosse avrà anche il mio sostegno come credo quello di altri consiglieri dell’opposizione”.
Ma Squicquaro in merito al “caso buche” a Cisterna di Latina dice di più, e risponde per le rime all’assessore ai lavori pubblici Andrea Santilli, il quale nelle ultime ore lo aveva accusato di preoccuparsi solo ora della questione. “Carissimo amico Santilli, non capisco tutta questa acredine da che deriva, attacchi personali senza che vi sia motivo. Se non vuoi avere rispetto di me come persona, dovresti averlo per gli oltre 400 elettori che hanno scritto ‘Squicquaro’ sulla scheda elettorale, candidato in una lista civica che ha preso più voti del tuo grande partitone e lo hanno scritto tante più volte del tuo onorevolissimo nome. Ora tu sarai il primo della classe, il più bravo di tutti, avete questa convinzione, date ripetutamente lezioni anche in consiglio comunale. Io invece taccio perché ritengo, pensa tu, che sia oggi la cosa migliore: a parlare per tutti noi dovrebbero essere i fatti, questo si aspettano i cittadini. Ma capisco che per te è un concetto che dall’alto del tuo ruolo fai fatica a capire. Pazienza, me ne farò una ragione. Non entro nel merito delle questioni, è tutto scritto. Non c’è bisogno di parole. D’altro canto non hai capito che la mia umile dichiarazione era finalizzata a rendere merito ad una persona che non c’è più e che saprebbe meglio di me rispondere alla tue puerili affermazioni. Non hai neanche capito che il mio era uno spronare l’amministrazione ad arrivare in tempi brevi a una soluzione così come non hai capito la mia apertura al condividere, per quanto si possa da posizioni diverse, il percorso per arrivare alla conclusione in tempi brevi. E non come invece facevi tu che non ti interessava se l’atto sottoposto a votazione era positivo per la città ma in maniera preconcetta votavi come hai votato contro. Del resto siamo diversi: tu parli, dai lezioni, giudichi gli altri, fai selfie mentre io taccio e banalmente penso ai fatti. Ora su questa vicenda mi auguro che riusciate a portarla a termine in tempi brevi. Ti riconosco sin da ora tutti, proprio tutti, i meriti. E quando taglierete il nastro – conclude Squicquaro rivolgendosi a Santilli – io sarò là, al solito in silenzio, rammentando tutti coloro che hanno saputo dare un contributo positivo seppur piccolo”.