Sta facendo rumore in città la notizia del blitz della guardia di finanza avvenuto giovedì mattina al palazzo dei servizi. Voci di corridoio riferiscono che le fiamme gialle si sarebbero recate in via Zanella per raccogliere materiale e vederci chiaro su un recente bando pubblico… Nell’attesa di conoscere i risvolti della vicenda, si è scatenato un gran polverone tra maggioranza e opposizione. Ma andiamo con ordine. L’indomani la visita della finanza al comune, la consigliera di minoranza Federica Felicetti (Lega) si è recata personalmente al palazzo per avere chiarimenti. “Ovviamente non ho ricevuto risposte dalla maggioranza – ha detto -. Qualcuno non si è accorto minimamente di quello che stava succedendo e altri non si sono nemmeno informati. Abbiamo quindi deciso, insieme a tutti i consiglieri di minoranza, di convocare una commissione trasparenza per capire cosa stia realmente accadendo e per ascoltare quello che il sindaco avrà da dirci”. Ma la maggioranza non ci sta. E così in una nota congiunta Maria Innamorato e Gerardo Melchionna (Lista Innamorato), Marco Capuzzo ed Elio Sarracino (Movimento 5 Stelle) e Andrea Santilli del Partito democratico (…viene però da chiedersi: ma il resto della maggioranza dove sta?) hanno attaccato la Felicetti per ricordarle “come oggi viene urlata preoccupazione e solo due anni fa, ci fu il silenzio assoluto”. Il riferimento è quando in pratica per due volte le forze dell’ordine si presentarono in comune quando era sindaco Mauro Carturan e l’attuale consigliera di minoranza era in maggioranza… “Entrando più nel dettaglio, ad agosto 2020 i carabinieri e a novembre, solo 2 mesi dopo, la polizia di stato, si presentarono in comune per avere dei documenti dall’allora segretaria generale, per entrambi gli episodi fu garantita trasparenza e serenità, da parte della vecchia amministrazione e nulla fu scritto e dichiarato dall’ex assessore ai servizi sociali, anzi, riservatezza totale e garanzia dei procedimenti. Ora – alzano la voce i cinque della maggioranza Mantini – ci si strappa le vesti e si lascia intendere poca trasparenza da parte dell’ente, ma come allora è giusto che ci sia riservatezza sull’azione delle forze dell’ordine, in questo caso la guardia di finanza, gli unici autorizzati a dare informazioni, soprattutto se a farli azionare siano stati eventuali possibili esposti, così com’è normale che sia. Niente da dire, come sempre accade per norma e nel rispetto del lavoro degli inquirenti. Una ex vicesindaca dovrebbe saperlo, ma ha problemi di memoria…”. Ma il botta e risposta è andato avanti. E così a rinfrescare la memoria a Innamorato, Melchionna, Capuzzo, Sarracino e Santilli ci ha pensato la stessa Felicetti. “Il Pd e il Movimento 5 stelle – bacchetta l’esponente della Lega – provano a fare un goffo attacco ma badano bene a non ricordare quali sono state le loro mosse in merito ai casi che citano. Tralasciando che erano talmente tanto impegnati a litigare tra loro, dimenticano che la sottoscritta il 30 settembre era fuori dalla giunta e che forse avrebbero dovuto imparare di più da chi la politica la sapeva fare. Carturan per primo diede massima disponibilità e spiegazioni relative alla vicenda, al contrario del sindaco Mantini che abitualmente scappa e lascia ad altri di svolgere il suo ruolo di sindaco. Vorrei ricordare a chi scrive il comunicato di informarsi bene prima di farlo. Fa sorridere che proprio loro, giustizialisti per professione, riescono ad utilizzare un evidente garantismo per la loro maggioranza che, quando era all’opposizione giustamente esercitava il proprio ruolo di controllo e di garante della trasparenza. Ruolo che ora negano all’attuale opposizione perché non è più conveniente essere trasparenti. Basta fare una piccola ricerca per andare a verificare i comportamenti della attuale maggioranza al tempo della loro opposizione – batte i pugni Felicetti sbandierando alcuni vecchi articoli di giornale e post sui social – per trovare richieste, attacchi e insinuazioni, in occasione delle visite delle forze dell’ordine all’amministrazione Carturan”.