Quattro anni. Sono trascorsi 48 mesi da quel maledetto 19 ottobre 2018, giorno in cui – in uno stabile occupato nel quartiere di San Lorenzo a Roma – fu ritrovato il corpo senza vita di Desireé Mariottini di Cisterna di Latina.
Dall’esito dell’autopsia si scoprì che la sedicenne fu drogata e violentata. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio e stupro. Fermati quattro uomini di origine africana: Mamadou Gara, Yussef Salia, Brian Minthe e Alinno China. Il 21 ottobre 2019, i quattro sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio volontario, violenza sessuale aggravata, cessione di stupefacenti e induzione alla prostituzione. Il 20 giugno 2021, le condanne: ergastolo per Gara e Salia, 27 e 24 anni e 6 mesi di reclusione per Chinna e Minthe.
Oggi, nel giorno del quarto anniversario della morte di Desireé – alle 18.30 presso la chiesa San Valentino nell’omonimo quartiere di Cisterna verrà celebrata una messa in suffragio della giovane ragazza.