È ancora caos intorno all’affidamento delle strutture sportive a Cisterna di Latina. Ma c’è da chiarire subito una cosa: la questione non riguarda solo lo stadio Bartolani per il quale dopo che il TAR del Lazio ha respinto il ricorso presentato dall’ASD Macir Cisterna 2013 contro il comune di Cisterna di Latina nei confronti del Latina Calcio 1932 Srl, ora si attende il pronunciamento del Consiglio di Stato (la Camera di consiglio è fissata per il prossimo 20 ottobre)…

Nelle ultime ore intanto la querelle si è spostata (anche) sulla gestione del centro sportivo del quartiere San Valentino: al bando ha risposto solo l’ASD Macir Cisterna 2013 che sarebbe stato “espulso” (di nuovo, sic!). Questa volta perché l’associazione sportiva sarebbe risultata morosa di alcuni pagamenti di utenze (per l’utilizzo del Bartolani). Al riguardo il nuovo regolamento sull’affidamento degli impianti sportivi parla chiaro: chi risponde al bando non deve avere pendenze con l’ente. Solo che la morosità incriminata pare sia stata fatta notare al Macir quasi all’apertura delle buste del bando… Un caso? Sarà. Sta di fatto che anche questa volta il Macir alza voce, e incalza contro il sindaco Valentino Mantini e l’intera sua squadra: “Rimaniamo sempre più sconcertati e basiti dal  modus operandi di questa amministrazione: possiamo garantire che non esiste alcuna morosità e al proposito valgano i documenti che comprovano ciò che affermiamo”.

“Sono state pagate tutte le ore usufruite con tanto di planning e bonifici a conferma e si restava in attesa del ricalcolo dell’IVA, come da comunicazione espressa dall’amministrazione medesima.

Eppure, non certo casualmente, è accaduto che il 3 ottobre alle ore 12.45 era indetta l’apertura delle buste del bando dei campi sportivi San Valentino e Doganella e l’unica società presentata per il San Valentino era il Macir Cisterna 2013… Alle ore 12 dello stesso giorno ci è stata comunicata una morosità mai prima notificata e per giunta per una cifra completamente arbitraria. Sarà stata una casualità che proprio il giorno 3 ottobre alle ore 12.00 ci sia arrivata una PEC con la quale ci viene comunicato che eravamo morosi, quando alle 12,45 dello stesso giorno ci sarebbe stata l’apertura delle buste? Perdonateci, ma non crediamo affatto che si tratti di un caso, ma di ulteriore arbitrio commesso ancora una volta da questa pubblica amministrazione”.