Una violenta lite familiare, l’ennesima tra i due ragazzi, questa volta finita l’intervento della Squadra Volante della Questura di Latina. E’ quanto accaduto nelle scorse ore all’interno di un’abitazione del capoluogo. Sul posto gli agenti, ancora prima di accertare cosa fosse accaduto, hanno notato un giovane, indicato dalla donna che aveva richiesto l’intervento della polizia alla centrale operativa, che tentava di allontanarsi frettolosamente. Lo stesso, una volta raggiunto dai poliziotti, dava subito in escandescenza insultando pesantemente ed assumendo un atteggiamento violento nei confronti degli operatori di polizia, colpendoli con diversi calci, pugni, tirate di capelli e tentando di morderli, evidentemente per cercare di assicurarsi la fuga.

Si rendeva, quindi, necessario l’intervento di ulteriori volanti per sedare l’uomo e consentire l’accompagnamento presso gli uffici della Questura. Successivamente veniva accertato, in sede di denuncia presentata dalla compagna del ragazzo, che lo stesso si era reso responsabile  di una serie di maltrattamenti, fisici e psicologici, commessi nei confronti della donna nel corso della loro relazione sentimentale.

Presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Goretti, alla giovane ragazza è stato diagnosticato un trauma cranico e contusioni multiple giudicate guaribile 10 giorni.

Al termine delle formalità di rito, il giovane, di anni 20, è stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale e posto in regime di custodia domiciliare in un’abitazione diversa da quella familiare, come disposto dalla competente Autorità giudiziaria.