Un intero Palazzetto dello Sport, quello di Cisterna, per Irene. Centinaia di persone hanno intonato l’Happy Birthday to you per Irene neo 18enne con gravi disabilità, figlia di Anna Claudia Cartonia ex ginnasta e tecnico federale scomparsa in mare davanti all’Argentario lo scorso agosto a seguito di un incidente fra imbarcazioni. E proprio il comitato nato in sua memoria ha organizzato questa giornata di festa per sua figlia, così come avrebbe voluto la 60enne.

Come riporta l’agenzia Ansa, ben trecento ginnaste sono state impegnate in un intenso programma di gare-concorso sotto lo sguardo della gigantografia color seppia di Anna Claudia, giudice tra i giudici delle giovani promesse in gara.

Cosa capisce Irene di quello che ha perso? Cosa sa di quella mamma per cui lo sport era lavoro, passione personale, luogo di coinvolgimento della disabilità della figlia, che insieme a lei arrampicava, correva ai campionati mondiali di joelette, ballava e cantava, faceva ginnastica? Cosa le manca di quella vita di sport, amore, dolcezza, cure, vento in faccia e sensazioni forti legate al movimento? Non è facile dirlo. Di certo Irene per i suoi 18 anni oggi ha avuto la grande festa che la madre voleva per lei.

“Una festa alla vita, che Anna Claudia amava nonostante le molte difficoltà e che aveva il coraggio di vivere fino in fondo”, ha raccontato la sorella Emanuela. Sugli spalti i tantissimi amici, le associazioni di cui faceva parte, le Federazioni sportive e tanti ragazzi disabili, arrivati per festeggiare Irene. Che trascinata in una dimensione d’amore totale, musica e allegria, ha danzato sulla sedia a rotelle nella piccola coreografia pensata per lei da Claudia Gargiulo, ex olimpica ed allieva di Anna Claudia, una delle organizzatrici con le ginnaste della società Vertigo.

“INSIEME PER ANNA CLAUDIA” è il comitato nato in attesa della Fondazione – a cui favore andranno le donazioni benefiche della manifestazione – a lei dedicata per tutelare i diritti dei disabili, la loro inclusione sociale ed il tema del ‘Dopo di Noi’. “Irene sta carina” è il titolo del libro scritto dalla madre, diario dei primi duri anni di vita in terapia intensiva pediatrica ma anche dei molti momenti di gioia e condivisione. Irene sta carina, come dicevano le infermiere alla mamma nei giorni in cui andava meglio, quando lei arrivava in ospedale trafelata, con il sorriso e la forza che poi ha portato in tutte le battaglie per le inclusioni dei disabili nella scuola e in ogni genere di attività che desse loro emozioni e li facesse sentire amati. E Irene oggi stava carina, e ha sorriso tutto il tempo.