Il terzo mandato da sindaco di Latina per Damiano Coletta finisce prima di iniziare. Diciannove consiglieri di centrodestra hanno ratificato le proprie dimissioni davanti al notaio, determinando di fatto lo scioglimento del Consiglio comunale. Una decisione che era già nell’aria alla vigilia della massima assise cittadina, tanto che sulla propria pagina Facebook, Coletta aveva così detto: “Cari concittadini sembrerebbe arrivato il momento di salutarci, almeno per questa stagione. A quanto pare sembrerebbe cosa certa, dalle notizie che ci arrivano e dai comunicati che sono stati fatti, la sfiducia nei miei confronti da parte del centrodestra” e ancora: “Lascio il ruolo di sindaco con la coscienza a posto, con la schiena dritta, a testa alta, da vincitore, anche se non ci sono i numeri della maggioranza. Accetto la scelta dell’opposizione, non devo fare ricorsi. Vado via in questo momento a testa alta”.
Nelle stesse ore il centrodestra ha firmato una nota stampa: “Il nostro è un gesto di responsabilità e un atto di amore nei confronti di Latina – scrivono i dirigenti, amministratori ed eletti di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Latina nel Cuore e Udc – Chiudendo questa fallimentare esperienza amministrativa saremo presto in grado di assicurare a Latina un’amministrazione in grado di risolvere i problemi dei cittadini, dare risposte a famiglie e imprese e lavorare finalmente per un futuro di sviluppo e crescita del nostro meraviglioso territorio”. Anche Latina Fare ha spiegato la scelta: “Dimissioni scelta sofferta e difficile ma coerente con la decisione di candidarci nel 2021. La città adesso deve solo guardare al futuro”. Il Comune di Latina si avvia così al quarto commissariamento in pochi anni.
