
A distanza di una settimana, dalla conferenza stampa tenuta dal Sindaco di Cisterna di Latina Valentino Mantini sulla questione “Pat”, abbiamo voluto rivolgere al primo cittadino delle domande.
Ciò, al fine di rendere ancora più esplicite, le precedenti dichiarazioni pubbliche rese.
Cosa s’intende per modello sperimentale PAT? Ossia, quali sono i salienti aspetti differenziali da ciò
che nel passato ha rappresentato il pronto soccorso a Cisterna?
“Il PAT di Cisterna, unico nella provincia di Latina, sarà un modello sperimentale di continuità assistenziale.
Sarà aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il pronto soccorso è invece una struttura deputata alle emergenze
che insiste laddove è presente un ospedale. Come ha avuto modo di spiegare il delegato alla salute dott.
Francesco Maggiacomo, il PAT rientra nella sanità territoriale. Da cardiologo con esperienza di 40 anni, ha
riportato un modo di dire anglosassone: ‘time is muscle’, il tempo è muscolo. Il dott. Maggiacomo ha
affermato che quando si ha un infarto, un evento coronarico, ogni minuto che passa mangia un pezzo di
muscolo cardiaco. I cittadini devono essere correttamente informati: le emergenze vanno trattate in
ospedale.”.
Quale sarà la struttura predisposta e allocata al PAT? È già confacente a quanto richiesto per la pronta
e prevista attivazione di fine giugno? Il personale sanitario come sarà composto?
“L’attuale struttura è ovviamente quella di via Monti Lepini, in attesa che con i fondi del PNRR, il Piano
nazionale di ripresa e resilienza, sarà realizzata la Casa della Comunità, unico finanziamento certo per
Cisterna, nel quartiere San Valentino in viale Adriatico. Nel PAT troveranno allocazione un infermiere e un
medico, nello specifico la guardia medica. Un’ambulanza medicalizzata dell’Ares provvederà alla
stabilizzazione urgente del paziente e al trasporto all’ospedale di Latina, come già avviene.”.
Si può credere nell’adiacenza dei servizi proiettati per una città di Cisterna, oramai altamente
popolosa?
“La struttura del PAT di via Monti Lepini aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, rientra nella più ampia
riorganizzazione dei servizi sociosanitari per la nostra comunità. La sanità è cambiata, come ha
puntualmente illustrato il delegato alla salute dott. Francesco Maggiacomo; dobbiamo adeguarci.
Dobbiamo, tuttavia, non arretrare di un passo rispetto ai diritti che spettano ad ogni cittadino di questa
comunità, una comunità che per tanti anni, in passato, se ne è sentita privata.”.
Il sistema di garanzie sarà una sfida, oppure dev’essere accolta come davvero una prossima realtà
strutturata?
“La mia Amministrazione si batte e si batterà per una riorganizzazione dei servizi sociosanitari. Partiamo dal punto di assistenza territoriale che entro, la fine di giugno, sarà operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questa non può che essere una buona notizia per la nostra comunità.”.
Come evidente, l’assenza di una minima assistenza al cittadino è un problema che sta da troppo tempo
attanagliando l’intera città. Questo si pensa rappresenti uno degli impegni più importanti per la
comunità. Per questo, si attendono sin dall’inizio delle risposte, precise e chiare. L’informazione non può
che rendere efficacia dai chiarimenti diretti del Sindaco verso i suoi cittadini.
“La comunità di Cisterna è stata per lungo tempo privata dei servizi sociosanitari e, come ho già detto, non arretreremo di un passo rispetto a quanto ci spetta; in particolare servizi per l’età infantile e per la terza età, residenziali e semiresidenziali. Altra cosa, invece, è il contributo che può dare l’informazione per dare una corretta comunicazione alla cittadinanza e chiarire la differenza tra sanità ospedaliera e sanità
territoriale.”.
L’affidamento e la garanzia anche notturna, come tanto atteso da tutti, sarà dunque una realtà già attiva
dalla fine del mese di giugno? Potrebbe, gentilmente, precisare se l’allocazione sarà al Quartiere San
Valentino, all’interno del progetto “Casa della Comunità”, oppure se lo stesso servizio avrà nei termini
più brevi altra collocazione, data l’urgenza?
“Il PAT sarà operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dalla fine di giugno nella sua sede attuale di via Monti
Lepini. Questa è la continuità assistenziale, che troverà migliore collocazione quando con i fondi del Piano
nazionale di ripresa e resilienza, PNRR, sarà realizzata la Casa della Comunità nel quartiere San Valentino“.
di Valentina Spagnolo